La forma del cranio ha subito diverse trasformazioni durante l' evoluzione dell' uomo (in rapporto alla graduale trasformazione della forma della massa encefalica), unitamente allo straordinario aumento della capacità cranica.
E' noto che la scatola cranica va ossificandosi lentamente attorno alla massa encefalica ed è modellata da questa al punto che il calco interno del cranio dà l'immagine negativa della forma dell' encefalo.
Così il progressivo aumento della massa encefalica e il progressivo aumentare e complicarsi della parte anteriore (frontale) dell' encefalo hanno avuto un preciso risentimento nella forma esterna del cranio.
Chiunque confronti il cranio dell' uomo non solamente con il cranio di uno scimpanzè, ma il cranio di un ominide di 500.000 anni fa o quello di un uomo di un genere diverso da quello attuale, si rende conto di questa sostanziale trasformazione della forma.
Per quanto riguarda la capacità, l'uomo di Neandertal raggiunge livelli corrispondenti le medie dell' uomo attuale; riapetto alla forma attuale è stato provato che esiste sempre una lieve maggior tendenza alla brachicefalia nella donna rispetto all' uomo pur appartenenti allo stesso gruppo etnico, e nel bambino rispetto all' adulto.
Questo aspetto viene interpretato come un condizionamento all' architettura generale del corpo, dato che, in genere, esiste una correlazione positiva fra la dolicocefalia e l' alta statura. Perciò nelle donne e nei bambini, dove la statura è inferiore, si osserva una tendenza alla brachicefalia.
Andiamo ora a scoprire altre curiosità provenienti dal passato sulla descrizione del cranio e le diverse cure che venivano applicate dagli uomini preistorici.